Questo è per noi un punto cardine del nostro impegno fin dal principio.
Il concetto è semplice: ferma restando la solidità strutturale dell’edificio cerchiamo di realizzarlo il più autosufficiente possibile in termini di energia, il che significa parallelamente ridurre al massimo le dispersioni e produrre calore ed elettricità riducendo la dipendenza dalle fonti esauribili; la “Biocasa” deve emettere meno sostanze inquinanti e CO2 nell’ambiente anche durante i processi di costruzione. Tutto ciò rispecchia l’avanguardia e la modernità, ma per altri aspetti è necessario un ritorno alle origini dell’abitare, affidandosi a materiali naturali eco-compatibili e non solo.
Classico esempio di materiali non compatibili con l’ambiente e la vita? L’amianto, il piombo, le vernici tossiche, gli isolanti plastici ecc.
Le nostre applicazioni in campo pratico si basano su studi reali condotti in questi anni da importanti studiosi del campo su molteplici soggetti: da tali studi, ad esempio, è stato dimostrato che vi è una stretta correlazione tra i campi magnetici e le attività umane, in particolare le attività cerebrali. Una vera e propria piaga dei giorni nostri è il bombardamento che il nostro corpo subisce dalle onde elettromagnetiche! Telefonia, cavi elettrici (ad esempio quelli che collegano i due interruttori ai lati di un letto e che passano proprio dietro le nostre teste quando dormiamo), onde radio, wireless ecc.; se oggi abbiamo la prova che il solo passaggio della corrente elettrica in un filo di rame genera un campo magnetico circolare che può arrecare disturbo alle attività cerebrali durante il sonno, immaginiamo i danni che potremo subire in futuro dal persistere delle onde che tutti i nostri moderni apparecchi generano dentro le nostre abitazioni.
Il nostro impegno è quindi anche questo: proporre soluzioni logistiche alternative per fornire le più attuali comodità nel rispetto del nostro stesso organismo.